Il vino italiano va esportato, necessariamente. Perché se ne produce molto, di ottima qualità ed il trend dei consumi interni è in continuo calo. E questo è noto.
Ma quali sono i passi che una cantina deve compiere
per esportare il proprio vino?
Per una azienda vinicola intraprendere la strada verso l’export è un processo lungo e complesso: individuare e rivolgersi al mercato giusto per i propri prodotti; trovare importatori e distributori che sappiano valorizzarli e venderli per davvero senza abbandonarli in un listino affollato da altre proposte; partecipare a presentazioni e tasting sapendo raccontare l’azienda, i prodotti ed il territorio e confrontandosi con un pubblici nuovi e con culture diverse. Il sito web aziendale e le schede tecniche, come tutto il materiale informativo devono essere tradotti in varie lingue ma ancor prima devono essere chiari e comprensibili a chi da luoghi lontani assaggia i vini nuovi ed ha bisogno delle giuste informazioni.
Quello che può capitare è che in azienda ci si renda conto, ancora prima di iniziare questo processo, che non si è pronti perché non si è abituati a comunicare con un pubblico nuovo. Bisogna prepararsi.